Vending Machine: per un futuro più smart!

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I distributori automatici che dal 1963 popolano le nostre città

Cosa sono le vending machines?

Ti sarà capitato moltissime volte di notare quanto siano ormai diffusi i distributori automatici. Dai piccoli locali pubblici indipendenti per finire con negozi, uffici, scuole, università e aziende.

In verità le vending machines (dall’inglese “vending”, che sta per “vendita di prodotti automatici”) sono presenti in Italia già dal 1963 ed è proprio l’Italia ad esportare eccellenti macchinari all’estero (in Europa, ovverosia Francia, Germania e Regno Unito).

Ovviamente nel tempo questi dispositivi si sono evoluti, sino a comprendere molteplici metodi di pagamento e una vastissima gamma di prodotti, alimentari e non.

Questi distributori non sono altro che dei piccole o grosse macchine contenenti dei prodotti posti in vendita all’interno di spazi appartenenti al soggetto concedente, i quali vengono messi a disposizione di una pluralità più o meno consistente di utenti.

I vantaggi che tali tecnologie hanno apportato alla società risiedono nella riduzione dei tempi di attesa durante l’acquisto di un prodotto e nell’offerta di ogni genere di bevanda o servizio alimentare, anche durante l’orario lavorativo e di studio, rappresentando, quindi, una sorta di svago per i dipendenti di un ufficio o degli studenti che potranno allora colloquiare e trascorrere una piacevole pausa in compagnia.

Recarsi alle macchinette automatiche diventa occasione di confronto e di colloquio con altri soggetti, mentre si degusta una deliziosa bevanda o una merenda, ad un prezzo accessibile e con una scelta ampia (alcune macchinette includono anche prodotti per speciali soggetti, come celiaci e intolleranti al lattosio, così come prodotti dietetici e bio).

Distributori smart: cosa offrono?

Come saprai, la tecnologia dei distributori automatici è in continua evoluzione: si è passati dal semplice pagamento a monete o tramite banconote, a metodi più innovativi.

Abbiamo infatti iniziato ad utilizzare negli anni scorsi, le chiavette ricaricabili, che permettono di inserire denaro a sufficienza per l’acquisto di più prodotti durante il corso dei giorni, settimane, senza avere il problema del resto.

Alcuni distributori accettano anche carte o bancomat, ma una delle nuove frontiere è il pagamento via smartphone, per mezzo di alcune applicazioni e conto digitale.
Nel prossimo futuro, infatti saranno proprio questi i dispositivi vincenti e un investimento in questa direzione è ottimale.

Oltre ai metodi di pagamento, le macchinette di sono evolute anche per la conservazione e il tipo di erogazione. Sono comparse anche macchinette con distribuzione facilitata per le bibite, le quali vengono porte con un braccio meccanico che le inserisce nella cabina di prelievo: sarà più raro così che una bottiglietta possa incastrarsi tra il vetro e l’alloggio da cui fuoriesce, e non avverrà la caduta delle bevande con conseguente possibilità anche di rottura del packaging o sbriciolamento del prodotto.

Le macchinette che distribuiscono alcolici o prodotti per adulti, sono provviste ormai di ingresso per il riconoscimento del documento di identità; altre macchinette fungono sia da frigorifero che da riscaldamento delle pietanze scelte.

Anche la gestione è smart

La tecnologia, viene in contro anche al gestore dei distributori, per una maggiore comodità di erogazione del servizio.

Un distributore smart di ultima generazione è in grado di memorizzare tutti i prodotti che sono stati venduti, quanto denaro è stato incassato. Grazie al collegamento diretto con la centrale operativa, il software avvisa l’operatore, in caso di guasto tecnico, mancanza di prodotti e comunica info generali sullo stato del distributore.

Il Cloud infatti è un esempio di gestione in remoto delle macchinette.

Sono ancora poco disponibili, ma la loro efficacia è inequivocabile: basti pensare che la gestione del dispositivo verrebbe del tutto semplificata perché i sopralluoghi degli addetti sarebbero pianificati sulla base della disponibilità dei prodotti e di quelli mancanti da rifornire, oppure in base ai problemi notificati dai clienti da una ipotetica applicazione.