Distributori automatici e RiVending: obiettivo riciclare!

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Tutelare il mondo che lasceremo ai nostri figli

La tematica dell’ecologia è sempre più attuale. L’ambiente risente degli interventi umani che provocano rifiuti ed inquinamento. Per trovare un nuovo equilibrio è necessario intervenire e modificare alcuni comportamenti per poter salvaguardare il mondo nel quale viviamo.

Lo sfruttamento delle risorse, l’inquinamento industriale e la produzione di rifiuti sono sicuramente i problemi principali e quelli che influenzano negativamente l’impatto umano sull’ambiente. Ciascuno di noi, però, può fare qualcosa per invertire la tendenza.

L’obiettivo del progetto RiVending è proprio quello di creare un ciclo chiuso che consenta di recuperare e riciclare i bicchieri, le palette e gli altri elementi in plastica che arrivano dai distributori automatici ogni volta che condividiamo il caffè con i colleghi in ufficio o gli amici in università.

Lo scopo è quello di abbattere la produzione di rifiuti perché il bicchiere già usato tornerà sul mercato per venire riciclato in un circuito continuo che eviterà di produrre rifiuti.

Un’economia circolare che cambierà la nostra vita

Il settore dei distributori automatici ogni giorno produce quintali di rifiuti, prevalentemente in plastica.

Proprio la plastica rappresenta una delle piaghe principali dell’inquinamento ambientale. Questo materiale, oltre a deperire in tempi lunghissimi, una volta deteriorato si sfalda trasformandosi in particelle microscopiche e praticamente invisibili che vengono ingerite dagli animali e si inseriscono nella catena alimentare provocando gravi problemi di salute.

Il progetto RiVending è stato ideato da CONFIDA, “Associazione Italiana Distribuzione Automatica”, in collaborazione con COREPLA, “Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo ed il Recupero degli Imballaggi di Plastica” e UNIONPLAST, “Unione Nazionale Industrie Trasformatrici di Materie Plastiche”.

L’obiettivo: un pianeta più sostenibile

Lo scopo di RiVending è quello di rendere sostenibile e vantaggioso il riciclo di prodotti di scarto come bicchieri e palette di plastica. Ogni volta che consumiamo il nostro caffè, paletta e bicchiere devono essere gettati in un contenitore apposito. All’interno il materiale in plastica sarà isolato dagli altri ed il processo selettivo avverrà in modo automatico, così da avere un tipo di plastica omogeneo con cui poter dare vita a nuovi prodotti da inserire sul mercato.

La prospettiva del progetto illustra numeri considerevoli con diverse tonnellate di palette e bicchieri riciclati. In Italia, il mercato dei distributori automatici conta circa 35.000 posti di lavoro con più di 20 milioni di consumatori che ne usufruiscono in uffici, ambienti pubblici, università, scuole o negozi.

Diverse realtà importanti hanno già scelto RiVending

Ad oggi, RiVending è ancora in fase di lancio ma nonostante questo sono numerose le realtà che hanno aderito. L’avvio è stato dato nell’area territoriale compresa tra la città di Parma e la sua provincia e ha visto coinvolte aziende anche importanti come il Comune di Parma, Barilla, Gazzetta di Parma e Università di Parma.

Successivamente il progetto è stato pian piano esteso sino ad avvalersi della collaborazione di Eni. Oggi l’obiettivo è quello di estendere ulteriormente il progetto RiVending in Italia sino ad una copertura totale del territorio nazionale.

I bicchieri e le palette diventano ciotole per animali in difficoltà

Nel progetto è stata inserita anche ENPA, “Ente Nazionale Protezione Animali”. A loro verranno donate circa 5000 ciotole ottenute dal riciclo dei prodotti legato a RiVending.

Lo scopo è quello di fornire alle persone una dimostrazione reale e concreta di come si possa dare nuova vita a rifiuti e scarti e verificare come la plastica usata per prodotti usa e getta possa essere recuperata e diventare addirittura “amica” dell’ambiente.

Riciclare è anche un gesto di estrema civiltà nei confronti delle generazioni future per evitare di lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti un mondo peggiore di quello nel quale siamo cresciuti. L’obiettivo finale del progetto RiVending è creare un tipo di economia circolare da inserire nel campo dei distributori automatici.

Creare consapevolezza

RiVending è indubbiamente un progetto basato su un periodo a medio-lungo termine che ha lo scopo di modificare non soltanto l’economia legata ai distributori automatici ma anche le abitudini e la mentalità delle persone.

Sapere che il nostro bicchierino del caffè potrà diventare qualcosa di utile in futuro e non finirà accumulato in discarica (o, peggio ancora, frantumato in corsi d’acqua e mari) aumenterà la consapevolezza di quanto sia importante riciclare. RiVending è un’idea innovativa che non si limita al semplice riciclo di imballaggi ma che consente di comprendere l’importanza di svolgere e scegliere una raccolta differenziata.

Per salvaguardare l’ambiente c’è ancora molto da fare, tante iniziative da promuovere, ma RiVending si sta muovendo sicuramente dalla parte giusta. In un mondo sempre più veloce e frenetico, dove l’industria dell’usa e getta sembra farla da padrone, RiVending si inserisce per dare un estremo cambio di rotta.

Le conseguenze positive, magari, potranno interessare tanti altri settori dal tessile alla tecnologia, dal turismo all’industria alimentare.

La cultura dello spreco deve modificarsi e ogni oggetto ormai inutilizzato trasformarsi da rifiuto e scarto a qualcosa di potenzialmente utile per un’altra persona. Soltanto in questo modo sarà possibile riuscire a salvare l’ambiente e proteggere la natura.