In Ottobre la giornata internazionale del caffè

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L’odore del caffè appena fatto al mattino scatena un vero e proprio risveglio dei sensi, senza parlare dello sprint energetico che riesce a dare una o più tazzine di caffè nel corso della giornata.

Il caffè è infatti la bevanda più amata e consumata al mondo, con una stima di 1,6 miliardi di tazze vendute ogni giorno in tutto il mondo.

Poteva dunque non esistere una giornata dedicata a questa inebriante bevanda? No ed è stata fissata dall’Organizzazione Internazionale del Caffè per il 1 ottobre, un’occasione per celebrare il cosiddetto “Vino d’Arabia”, conoscere le sue tante varietà e focalizzare l’attenzione anche su altri aspetti legati al caffè come la situazione dei coltivatori.

La nascita della Giornata Internazionale del Caffè

Il merito dell’istituzione della Giornata Internazionale del Caffè è dell’ICO: si tratta di un organizzazione non governativa formata da 77 stati membri, tra Paesi importatori e Paesi esportatori di caffè, nata con lo scopo di valorizzare il prodotto e affrontare i problemi attraverso la collaborazione internazionale. Ebbene l’ICO ha deciso di istituire ufficialmente una Giornata Internazionale del Caffè nel marzo del 2014 e la prima di questa si tenne a Milano in occasione dell’Esposizione Universale del 2015.

Ti sarà però capitato, da amante del caffè, di sentir parlare di Giornata del Caffè anche prima di questa data e in effetti in molti caffè si celebra da decenni questo eccellente prodotto. In effetti in Giappone esiste una manifestazione simile dal 1989, in Cina dal 2001, negli Stati Uniti d’America e in Nepal dal 2005, in Indonesia dal 2009 e a Taiwan dal 2009: un giro del mondo che rende bene l’idea di quanto il caffè sia amato a ogni latitudine.

Durante la Giornata Internazionale del Caffè molte aziende del settore offrono una tazzina di caffè a prezzo scontato o addirittura gratis, mentre sui loro siti internet vengono rilasciati coupon e offerte speciali per tutti gli affezionati follower.

Ad esempio nell’edizione 2020 nel capoluogo lombardo si è tenuta la “MilanoCaffè” dal 1 al 3 ottobre, con eventi sparsi nella città. A Napoli invece lo storico Gran Caffè Gambrinus, splendido bar ottocentesco, sito tra Via Chiaia e Piazza Plebiscito, ha avviato una raccolta di firme per proporre il caffè napoletano all’UNESCO come Patrimonio Immateriale dell’Umanità. A Napoli il caffè è un vero rito con le proprie regole e tempi, preparato rigorosamente con la coccinella, ossia una caffettiera dove l’acqua viene filtrata e cola dall’alto. Famosa la frase di un napoletano che ha fatto la storia della commedia italiana: diceva infatti Eduardo De Filippo “Quando morirò, tu portami il caffè e vedrai che resuscito come Lazzaro“.

Oltre alla coccinella napoletana, c’è la classica caffettiera introdotta per la prima volta da Alfonso Bialetti nel 1933. Al bar invece ci sono le classiche macchine da caffè, che regalano bevande dal gusto particolarmente intenso con tanto di schiumetta in superficie.

Una giornata per il caffè e i suoi coltivatori

Ci sono numerose tipologie di caffè, ristretto e lungo, macchiato o corretto, biologico e decaffeinato. La Giornata Internazionale del Caffè, grazie agli eventi in giro per il mondo, ti aiuta ogni anno a scoprire il mondo del caffè nella sua interezza, dai coltivatore ai tavolini del bar.

In particolare questa Giornata concentra l’attenzione anche sul commercio equo-solidale del caffè e conseguentemente sui coltivatori.

Questi infatti, a causa del coronavirus, dell’inquinamento globale, dei cambiamenti climatici, della deforestazione e della sempre più crescente richiesta di caffè, hanno subito enormi danni economici. Pensa infatti che se al supermercato o nei bar il caffè lo pagherai allo stesso prezzo o addirittura aumentato, i coltivatori stanno subendo una diminuzione del costo a loro pagato per i chicchi del 30%. Proprio alla luce di questa situazione, la Giornata Internazionale del Caffè si pone l’obiettivo costante di promuovere innovazione, sostenibilità ma anche nuove opportunità di lavoro. È stato anche lanciato un programma finalizzato alla formazione e al supporto finanziario di quei giovani imprenditori che vogliono muovere i primi passi nel mondo del caffè.

Entrare nell’universo del caffè significa vivere una storia millenaria che ha visto questo eccellente prodotto amato e odiato.

In passato la Chiesa lo definiva “la bevanda del diavolo” perché aveva la capacità di abbandonare i freni inibitori: si narra addirittura che l’Arcangelo Gabriele offrì del caffè a Maometto che così ebbe la capacità non solo di sconfiggere 40 nemici ma anche di soddisfare a letto altrettante donne.

Il compositore J.S.Bach gli dedicò addirittura una suonata nel 1732 dal nome KaffeeKantate, dove si raccontava di un padre disperato per la figlia in preda alla sua passione per il caffè.

In effetti il mondo del caffè è davvero affascinate: conoscerai bene le miscele Arabica, certamente la più pregiata, e quella La Robusta. Ma forse non sai che esistono specie di caffè molto più pregiate ed enormemente più costose e una di queste è il Blavk Ivory.

Pensa che viene prodotto utilizzando i chicchi di caffè mangiati ed espulsi, attraverso lo sterco, dagli elefanti e poi opportunamente lavorati: se desideri assaggiarlo preparati a sborsare per una sola tazza all’incirca 50 dollari.

C’è anche il caffè Kopi Luwak che invece viene prodotto con chicchi ingurgitati ed espulsi dallo Zibetto delle palme Asiatiche.