Il caffè decaffeinato fa male?

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Diventato sempre più diffuso, il caffè decaffeinato è anche diventato il protagonista di tante domande, prima tra tutte quella riguardo al suo essere o meno salutare. Non conoscere i processi che portano alla rimozione della caffeina può suscitare dubbi e perplessità possono farti sorgere qualche domanda riguardo alla salubrità di questo prodotto.

Cos’è il caffè decaffeinato

Prima di capire se fa male o meno, vediamo cos’è esattamente il caffè decaffeinato. Sostanzialmente, si tratta di una bevanda che si presenta, per gusto e aspetto, come un qualsiasi caffè. La caratteristica principale è che è quasi del tutto privato della caffeina.

In genere i chicchi di caffè hanno una percentuale di questa sostanza che varia tra l’1 e il 5%. Nei caffè decaffeinati, invece, non supera lo 0,1%. Questa sua peculiarità lo rende un valido aiuto per chi soffre di insonnia o tachicardia ma non vuole rinunciare al gusto intenso di un buon caffè.

Inizialmente, le procedure per eliminare la caffeina erano complesse e lunghe, oltre ad alterare l’aroma ed il sapore del prodotto finale. La tecnologia e l’esperienza oggi consentono di ottenere un caffè decaffeinato con il gusto simile in tutto e per tutto a quello di un caffè tradizionale, rendendo praticamente impossibile distinguere l’uno dall’altro.

Come viene prodotto il caffè decaffeinato

L’elemento più utilizzato per eliminare la caffeina dai chicchi di caffè è l’anidride carbonica. Questa sostanza, del tutto naturale, consente di estrarre l’alcaloide senza intaccare l’aroma dei chicchi che sono irrorati con del vapore per aumentare la percentuale di umidità prima di venire esposti ai getti di CO2.

L’aumento di pressione e temperatura fa in modo che la caffeina nei chicchi venga sciolta ed estratta per poi essere utilizzata in altri settori come quello farmaceutico o cosmetico. I chicchi, ormai decaffeinati, a questo punto passano alla tostatura.

A questo punto avrai chiaro che il caffè decaffeinato viene prodotto utilizzando un metodo sicuro e del tutto naturale che, oltre a mantenere inalterato gusto e aroma, non aggiunge nessuna sostanza chimica nociva.

Un importante mito da sfatare

Una delle domande che più ruotano intorno al caffè decaffeinato riguarda il suo (presunto) rischio cancerogeno. Si tratta di un’affermazione del tutto priva di fondamento. Il caffè decaffeinato non è affatto cancerogeno e non provoca danni all’organismo.

Perché scegliere il caffè decaffeinato

Ora che hai appurato che il caffè decaffeinato non fa male e che viene realizzato e prodotto con tecniche naturali è arrivato il momento di capire perché dovresti sceglierlo.

Il decaffeinato è un’alternativa salutare e sicura se non puoi assumere caffeina ma non vuoi assolutamente rinunciare al gusto intenso e piacevole del rituale italiano per eccellenza, soprattutto durante le tue pause al lavoro.

Se soffri d’insonnia sarai sicuramente uno dei sostenitori più accaniti del caffè decaffeinato, ma questa bevanda è indicata anche per le donne incinte o durante l’allattamento. Anche se soffri di patologie gastriche come l’ulcera peptica, la gastrite o il reflusso, il caffè decaffeinato sarà un ottimo sostituto perché la caffeina causa acidità rallentando il processo di guarigione.

Tanto in gravidanza quanto in caso di patologie è bene comunque non bere più di una tazzina di decaffeinato al giorno.

Il gusto del decaffeinato

Ordinando un caffè decaffeinato ti sarai sicuramente sentito dire, almeno una volta, che quello non ha lo stesso sapore di un vero caffè.

Tutto questo non è affatto vero perché grazie alla tecnologia, oggi i metodi utilizzati per estrarre la caffeina consentono di ottenere un risultato finale eccellente, con una bevanda che ha lo stesso gusto autentico di sempre, anche preso dai moderni distributori automatici.